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Mostra di fotografie di Stefano Benazzo: Dei mari e dei destini / O moru i sudbinama / About Seas and Destinies Relitti / Olupine / Wrecks

Attraverso potenti immagini di relitti scattate da decenni sulle coste del mondo, il fotografo
italiano Stefano Benazzo fa rivivere i naviganti, ma anche gli emigranti e i migranti. Il dovere
di memoria induce a conservare con gratitudine il ricordo delle tradizioni e del lavoro dei
marinai di tutte le epoche e di tutti i paesi. I relitti sono una testimonianza emozionante di
uomini che sono stati un elemento fondante della storia economica, sociale e marittima, ma
anche del loro coraggio e delle loro sofferenze. Le immagini di Benazzo fissano per le
generazioni future le sembianze delle imbarcazioni che gli elementi distruggono ogni giorno
di più, che la lontananza impedisce di vedere di persona e che sono pressoché impossibili da
portare nei musei.
I suoi scatti inducono a scavare nel nostro intimo, facendo emergere quanto di ricco e variegato
è in noi. E i suoi relitti paiono, nella fantasia dell’Autore, miracolosamente ansiosi di ripartire,
con perseveranza, per compiere la loro missione: esprimono speranza di salvezza e di vita.
Stefano Benazzo (1949), dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma,
i primi lavori presso la CBS News e il settimanale “Martedì Sport”, vince nel 1974 il concorso
al Ministero degli Affari Esteri e viene destinato ad alcune fra le più importanti Ambasciate
italiane (Bonn 1976-1980, Mosca 1980-1983 e 1989-1993, Washington 1986-1989 e 1996-
2001), successivamente Consigliere Diplomatico Aggiunto del Presidente della Repubblica,
Ispettore del Ministero e degli Uffici all’Estero, Ambasciatore d’Italia in Bielorussia e in
Bulgaria. Lascia la carriera diplomatica nel 2012. Fin da giovane è attratto da molte passioni
che caratterizzano una personalità poliedrica, anche grazie alla conoscenza di quattro lingue
oltre all’italiano: francese, inglese, tedesco e spagnolo. È scultore figurativo e non, modellista
in campo navale, automobilistico, motociclistico, architettonico e ferroviario (è anche membro
della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e vicepresidente di una associazione
mondiale attiva nella conservazione delle locomotive a vapore), provetto velista e presidente di
un circolo velico sul Lago di Bracciano. La passione per la fotografia, praticata fin da giovane,
lo ha spinto a realizzare diversi progetti, esposti dal 2012 in mostre personali e collettive in
Italia, Bulgaria e Finlandia, pubblicati in forma di portfolio sulla rivista “Arte Navale”,
presentati in concorsi e manifestazioni come la Biennale d’Arte di Venezia e MIA, Milan Image
Art Fair. Vive e lavora a Todi (PG).

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Through powerful images of wrecks, shot over decades on the world’s coastlines, Italian photographer Stefano Benazzo brings again to life the sailors, as well as the immigrants and migrants. The duty of memory prompts us to keep with grateful remembrance the endeavors and traditions of sailors from every country in every era. Wrecks are the evidence of men who have been cornerstones of economic, social and maritime history, as well as of their courage and sufferings. Benazzo’s images settle for future generations the features of ships that elements will destroy more and more. The distance makes it difficult to approach wrecks, and it is nearly impossible to transport them to museums. Benazzo’s photographs lead us to pry deeply into ourselves, bringing out our richness and our diversified nature. In the Author’s imagination, these wrecks seem to be miraculously ready to sail again with perseverance and to fulfill their mission: they express the hope of salvation and life.