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Rimani mi dicesti ed io restai

Mostra

Agnese Purgatorio

In occasione del semestre italiano di presidenzaeuropea, il Ministero degli Esteri e gli Istituti Italiani di Cultura di
Colonia, Strasburgo, Tirana e Zagabria presentano il
progetto espositivo di arte contemporanea CONFINI, linguaggi, spazi, cose, persone, ideato e
curato da Martina Corgnati. Gli artisti coinvolti, che esporranno a rotazione
nei quattro Istituti, sono: Maria Cristina Carlini, Agostino Ferrari, Agnese
Purgatorio e Donatella Spaziani.

All’interno di questo importante programma
artistico e culturale si colloca la personale, di taglio antologico, di Agnese Purgatorio: Rimani mi dicesti e io restai.

L’artista, che da anni lavora sul tema dell’esule
e della clandestinità, confrontandosi sistematicamente con l’idea, reale e
metaforica, della frontiera come solco tracciato dalla storia nel corpo vivo
della geografia, è particolarmente adatta a restituire, attraverso le sue
opere, l’idea e la tematica del progetto.

In mostra sono presenti una video-installazione, un’installazione
sonora e 14 opere, che rientrano in tre diverse serie realizzate
dall’artista nel periodo compreso fra il 2007 e oggi: Fronte dell’Est (2007/2014),
da cui sono stati selezionati otto lavori, quattro da Perhaps you can
write to me (2010/2014), due invece da Dalla Clandestinità (2014).

Nei fotomontaggi digitali della prima serie, Agnese Purgatorio
sostituisce il volto di alcuni migranti, fotografati direttamente sulle navi
che li trasportavano nei porti del sud dell’Adriatico, con quello di personaggi
noti nel campo dell’arte, della musica e della cultura, scelti per la loro
metaforica posizione di clandestinità nei confronti dei linguaggi del loro
tempo: da Patti Smith a Joseph Beuys, da Pasolini ad Alda Merini. L’immagine
fotografica subisce così un’alterazione sostanziale che, pur non modificando a
prima vista il suo aspetto, ne rimodula costantemente il significato. Ciò che
ne deriva è una commistione identitaria e un interrogativo sul ruolo di
“profeta culturale”. Nelle serie più recenti, non cambia la strategia
fondamentale dell’artista, anche se la folla di migranti in questo caso avanza,
sempre più opprimente, nel mare, accompagnata da testi e segni  di grandi
artisti.

 Biografia

 

Agnese Purgatorio nasce a Bari nel 1964 e dichiara di vivere tra
Belgrado e Beirut; ha frequentato la scuola libera del nudo, i corsi di
incisione e di fotografia del Museo Lasar Segall e del SESC Fábrica
da Pompeia di São Paulo in  Brasile. Dopo la laurea in Lingue e
Letterature Straniere e il master in Arte-Terapia, si dedica alla ricerca
artistica e alla sperimentazione attraverso video-installazioni, performances e
fotografia.

Nel 2005 è tra i finalisti del Premio Milano e Torino Incontrano…l’arte,
nel 2003 del 43° Premio Suzzara e nel 1998 del Premio internazionale
Romeo Martinez a San Marino; nel 1994 ha vinto il Panorama Europeen Kodak ai Rencontres Internationales
d’Arles.

Tra le sue personali: nel 2014 Rimani
mi dicesti ed io restai a Tirana, Zagabria, Colonia e Strasburgo; Learning
by heart alla Podbielski Contemporary Art Gallery di Berlino; Dalla
clandestinità alla Mars Gallery e all’Istituto Italiano di Cultura di
Melbourne (2009). Nel 2007 Fronte dell’est e nel 2003 Maternità
dell’opera alla galleria Bonomo di Bari.

Tra gli eventi
internazionali cui ha partecipato: la 5° Biennale d’arte contemporanea di
Mosca, Special Project (2013); Le porte del Mediterraneo, Palazzo
Piozzo, Rivoli (TO) (2008); BAC!05 – International Festival of
Contemporary Art in Barcelona (2005); Mille e una Biennale, in occasione della
49. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa
e la IX Biennale Internazionale di Fotografia a Torino (2001); Rencontres
Internationales d’Arles con Lo sguardo pluricentrico (1999); The
European Face a Edimburgo, Copenhagen, Hannover, Gdansk, Innsbruck, Weesp
(Amsterdam), Bolzano, Cracovia, Poznan, Tallin (1995 – 1997).

Tra le sue collettive più recenti: Venti
per una per l’Igav di Torino al Centro Culturale Recoleta di Buenos Aires,
Espacio de Arte Contemporáneo di Montevideo, Museo de Arte Contemporáneo di La
Plata, Istituti Italiani di Cultura di San Pietroburgo, Zagabria e Bratislava
(dal 2012 al 2014). Nel
2012 Remote sensing all’Armenian Center for Contemporary Experimental
Art di Yerevan. Nel 2010 Era
un giorno di neve al Museum of Contemporary Art di Skopje e Correnti
mediterranee. Arte contemporanea fra Italia e Turchia alla galleria
Yapi Kredi di Istanbul; nel 2007 Funny women 23 international
artists e nel 2004 Superheroine e Self-ish alla
galleria Onetwentyeight di New York.