Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

LORO di Paolo Sorrentino

Sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello

Attori: Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak

Fotografia: Luca Bigazzi

Montaggio: Cristiano Travaglioli

Produttori: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri

Produzione: Indigo Film, Pathé Films, France 2 Cinema

Festival e premi: Toronto Int’l Film Festival 2018

It., Fr|

2018|

150’|

Sottotitoli: HR, EN

Il film è un racconto di finzione, in costume, che narra di fatti verosimili o inventati, in Italia, tra il 2006 e il 2010. Attraverso una serie di personaggi, il film vuole tratteggiare un momento storico definitivamente chiuso che, in una visione molto sintetica delle cose, potrebbe definirsi amorale, decadente, ma straordinariamente vitale.

E Loro ambisce altresì a raccontare alcuni italiani, nuovi e antichi al contempo. Anime di un purgatorio immaginario e moderno che stabiliscono, sulla base di spinte eterogenee quali ambizione, ammirazione, innamoramento, interesse, tornaconto personale, di provare a ruotare intorno a una sorta di paradiso in carne e ossa: un uomo di nome Silvio Berlusconi. Quali sono i sentimenti che muovono le giornate di Silvio Berlusconi in quegli anni? Quali le emozioni, le paure, le delusioni di quest’uomo nell’affrontare eventi che sembrano montagne? E’ un altro mistero di cui si occupa il film. Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile.

È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: ZFF
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura