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Mimì metallurgico ferito nell’onore

Un bonario Carmelo Mardocheo di nome Mimì (G. Giannini) è un lavoratore metallurgico portuale un po ‘confuso di una piccola città in Sicilia, un uomo insoddisfatto della sua umile vita e del matrimonio con la temperante Rosalia (A. Belli), con la quale ha un figlio e vive nella casa dei suoi genitori. Mimì è un comunista ritirato e onesto che, dopo aver rifiutato di votare per l’influente boss della mafia Caloger (T. Ferro) alle elezioni locali, presto perde il suo lavoro. Colpito dalla povertà e dalle continue lamentele di sua moglie e della sua famiglia, Mimì decide di andare a Torino in cerca di lavoro dove viene assunto come operaio edile presso Vica Tricarica (anche T. Ferro), un datore di lavoro che non ha rispetto per i suoi lavoratori e i loro diritti sindacali e che, come Don Calogero, ha tre chiazze sorprendenti sul viso. Mimì si rende conto che Tricarico è un criminale mafioso. Presto incontra l’attraente giovane comunista Fiorella Meneghini (M. Melato), una venditrice ambulante di cui si innamora a prima vista … La regista premio Oscar Lina Wertmüller, modellata sul famoso Federico Fellini (Amarcord), con cui ha collaborato come aiuto regista al capolavoro “8 e ½”, crea storie di innamorati che, attraverso le loro complesse relazioni emotive, trasmettono le opinioni culturali, sociologiche e spesso anarchiche, femministe e di sinistra dell’autore. Questo è il film di oggi, una farsa politica intelligente, dinamica, satirica, disinibita e talvolta spiritosamente arguta, una storia di una società ipocrita governata da ipocrisia, immoralità e criminalità che avvolge tutti i segmenti sociali e in cui l’individuo è condannato a perdere inevitabilmente i suoi ideali.

Il film e’ in lingua italiana con sottotitoli in italiano.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura