dva predavanja u dva dana
Prof.ssa Elisabetta Mondello (Università La Sapienza – Roma)
«Il pulp dei giovani esordienti degli anni Novanta, da Niccolò Ammaniti ad Aldo Nove, i cosiddetti “cannibali», spiega Elisabetta Mondello,
docente di “Letteratura italiana contemporanea” e “Sociologia della
letteratura” a La sapienza di Roma e presente al convegno in “Genius
Loci” di Tor Vergata, «precede tale incrocio, ne rappresenta una fase di
avvicinamento ed insieme ne incarna il momento di passaggio, quello che
avviene nella seconda metà del decennio quando l’editoria maggiore
promuove alcuni scrittori, sull’onda del successo dell’esperienza della
casa editrice Einaudi con la collana Stile libero».
Proprio per studiare il fenomeno, Mondello ha creato il progetto “Roma Noir“,
che comprende un convegno annuale dedicato alla produzione di genere
(romanzi, cinema, fumetti, fiction), che dal 2004 si tiene nella Facoltà
di Scienze Umanistiche, e anche la pubblicazione di saggi, incontri con
scrittori e giornalisti, e un concorso letterario per racconti inediti.
La docente è anche autrice di un volume “In principio fu Tondelli.
Letteratura, merci, televisione nella narrativa degli anni novanta” (Il
Saggiatore, 2007), in cui rilegge le esperienze narrative di autori come
Ammaniti, Brizzi, Ballestra, Caliceti, Campo, Nove, Santacroce ed
altri, mostrando il binomio del legame col lavoro di Pier Vittorio
Tondelli – da un lato –, e col massiccio influsso che l’invasione delle
merci e dei nuovi media hanno avuto nella costruzione di un immaginario
letterario comune alla nuova generazione degli scrittori. Il lascito
dell’autore di Correggio emerge da quella che viene definita come una
vera e propria “didattica della scrittura” iniziata con Altri libertini
e, poi, pienamente maturata nel Weekend postmoderno in cui una si offre
una congerie di testi che per natura, tematiche e stili diventano le
trame di una tela narrativa infinita che Tondelli ha avuto appena il
tempo di abbozzare. Un’attività del genere – nota Mondello – ha finito
per “scrivere” le opere altrui, per rappresentare i “possibili”
narrativi di una generazione di scrittori per cui i nuovi media sono
divenuti – per usare le parole che la studiosa attribuisce a Roger
Silverston – un “oggetto transizionale” che ha finito per riempire il
vuoto di «coperte, orsacchiotti e seni materni». (Roberto Arduini per www.unita.it)
Giovedì, 19
novembre 2015 – ore 17.30, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di
Italianistica, Radovanova 13, aula 1 – La periodizzazione del giallo
all’italiana;
Venerdì, 20 novembre 2015 – ore 10 – Facoltà di Lettere e Filosofia,
Poljana kraljice Jelene, 1 (Peristilio) – Il noir mediterraneo.