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DRAKULA

con Mia Biondić, Dado Ćosić, Jurij
Drevenšek, Davide Gagliardini, Matevž Biber,
Edvin Liverić,Gian Marco Pellecchia, Nika
Rozman, Lucija Šerbedžija

 Drammaturgia Kata Gyarmati

Scene Marko Japelj

Costumi Doris Kristić

 Musiche Irena Popović

Coreografie Anikó Kiss

 Regia András Urbán

 

Fondazione Teatro Due – ParmaSNG – Slovensko Narodno Gledališče –
MariborZKM – Zagrebačko Kazalište Mladih –
Zagabria

 

 

Lo spettacolo Drakula,
strettamente legato ai temi letterari dell’omonimo romanzo di Bram Stoker, non
segue la struttura narrativa del libro, né ha l’intenzione di reinventarlo sul
palco. La performance riflette piuttosto una serie di aspetti e fenomeni che
sono, in senso lato, collegati a Dracula o alla vampirologia balcanica in
generale. Alla base della nostra indagine c’è la relazione fra l’uomo, che vive
in un dato spazio–tempo, e l’essere, inteso come esistenza infinita.

In questo rapporto tra l’essere umano e Dracula,
ci siamo concentrati sulla prospettiva della vittima, dove la vittima è, ovviamente,
l’umano.

Il ritmo e i contenuti della
performance sono il risultato dell’elaborazione di
nozioni quali immortalità, amore,
sensibilità alla luce, ma anche
infezione, epidemia.

Tutti temi divenuti cruciali
per l’industria culturale del XXI secolo. Dracula
incarna la minaccia imminente per l’esistenza umana. Il nostro spettacolo mette
in discussione i valori stessi della nostra civiltà, a nostro avviso avviata
ineluttabilmente verso l’autodistruzione. Un altro aspetto interessante
dell’analisi è stato fornito dalle domanda: Chi ci sta succhiando il sangue?
Cosa opprime la vita umana? Perché è evidente: l’uomo è sfruttato e abusato.
 L’orrore è paura, l’orrore è verità.

Il genere horror
è stato utilizzato come mezzo gradevole per afferrare la verità. Se la paura è
un ostacolo verso la libertà, sollecitazioni che avvengono attraverso la paura
producono un’evasione dolce proprio dalla libertà. Il nostro Drakula non
è una fuga nella metafisica, ma piuttosto un salto nel disumano. In condizioni
disumane, qualsiasi anelito vitale diventa solo un mezzo per sfuggire alla
disumanità.

Dracula e l’uomo
rappresentano entrambi un percorso verso l’auto-distruzione, perché
indipendentemente dalla direzione di partenza, stiamo tutti per scontrarci.

(András Urbán)

 

Calendario delle repliche:

venerdì 25 settembre – h. 20sabato 26 settembre – h. 20domenica 27 settembre – h. 20martedì 29 settembre – h. 20mercoledì 30 settembre – h. 20giovedì 1 ottobre – h. 20venerdì 2 ottobre – h. 20sabato 3 ottobre – h. 20