a cura della Dott.ssa Francesca Rolandi
Con ventiquattromila baci. L’influenza della cultura di massa italiana in Jugoslavia (1955-1965)
Partecipano: Dott.ssa Francesca Rolandi eProf.ssa Sanja Roić A
partire dalla metà degli anni ’50 la liberalizzazione della Federazione
jugoslava, unita ai crescenti contatti con l’estero e alla nascita di una
società dei consumi, furono le premesse per lo sviluppo di una cultura di massa
jugoslava. In questo contesto determinante fu l’influenza italiana, che
arrivava nel Paese sia attraverso canali ufficiali che informali e
rappresentava un modello già depurato dei suoi elementi più controversi e
trasgressivi e negoziato attraverso un sistema di valori che lo rendevano più
accettabile. La musica leggera – e l’estremamente popolare festival di Sanremo
– il cinema, la televisione, la moda contribuirono a rendere popolare oltre
frontiera l’immagine dell’Italia e a creare il mito della patria del bello e
dello stile che si sarebbe successivamente diffusa in Europa. In un gioco di
percezioni incrociate il ruolo di filtro giocato dall’Italia nei confronti
della Jugoslavia veniva replicato dalla Jugoslavia nei confronti del Paese del
blocco occidentale, verso il quale la Jugoslavia esportava prodotti culturali
dal sapore vagamente occidentale.
Francesca Rolandi ha conseguito il dottorato di
ricerca in Slavistica presso l’Università degli studi di Torino nel 2012
con una tesi incentrata sull’influenza della cultura di massa italiana in
Jugoslavia, vincitrice nel 2014 del premio “Vinka Kitarović”. Ha svolto
attività di ricerca presso archivi e biblioteche italiani, serbi, croati
e sloveni. È stata borsista post-dottorato presso l’Istituto per gli
studi storici di Napoli e visiting fellow presso il Centro per gli studi
sul Sud Est Europa di Graz. Attualmente è research fellow presso
l’Università di Fiume nell’ambito del programma Newfelpro.