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Azione a distanza

di Felice Levini

Mostra d’arte contemporanea

Felice Levini nasce a Roma nel 1956 dove vive e lavora.
Le prime esposizioni risalgono al 1978. “al centro del suo universo”
scrive recentemente Barilli, “sta un’immagine eseguita a mano, per lo
piu’ a pastello su carta, che pero’ ‘simula’ quasi un riporto
fotografico”. Siamo nel momento di riscoperta della manualita’ da parte
degli
artisti. Levini, tramite l’esattezza del segno, simula tecniche di
riproduzione grafica, imita i marchi pubblicitari. Particolare interesse

riveste il cliche’, lo stereotipo grafico spesso citando antiche
decorazioni. L’immagine, scrive ancora Barilli, “e’ insidiata dal gusto
per
la proliferazione; quasi sempre, infatti (…) risulta sdoppiata,
ripetuta, ripresa e variata, talora con un ritmo che tende quasi
all’infinito. Per un altro verso, il suo carattere piatto e di
superficie viene contestato da qualche pezzo tridimensionale, che esce
dalla
parete e fa ‘allestimento’, mantenendo con l’immagine dipinta un legame
molto misterioso e sotterraneo (…) l’oggetto in questione contiene
in se’ mirabili ritmi decorativi, schemi flessuosi, tratti lineari
arricciati, che potrebbero anche essere materializzati e posti fuori
dall’immagine, appunto come elementi plastici autonomi”. Levini non si
discostera’ mai da questo modus operandi che caratterizza il suo
lavoro fino ad oggi. Tra le personali ricordiamo quella degli esordi
presso la Galleria S.Agata de’ Goti a Roma nel 1978. Nel 1979 e’ la
volta dell’importante personale allo Studio Cannaviello di Milano. Nel
1980 nasce Ika cosiddetta formazione dei “Nuovi-nuovi” sotto l’egida
del critico Renato Barilli. Levini ne fara’ parte sin dall’inizio come
uno dei piu’ ortodossi. Con la mostra presso la Galleria La Salita di
Roma, nel 1981, Levini radicalizza il proprio lavoro proponendo un
“progetto per carta da parati”. L’elemento ironico che da sempre
caratterizza il lavoro di questo artista, raggiunge qui un picco degno
di nota. Gli escamotages ironici diverranno sempre piu’ base poetica
per Levini come dimostra la personale presso la Galleria Eva Menzio di
Torino nel 1982. In queste due ultime Galleria Levini esporra’ anche
nel 1983 e nel 1984. Il 1985 segna la partecipazione dell’artista
all’importante mostra di indagine intitolata “Anniottanta” tenutasi a
Bologna preso la locale Galleria Comunale d’Arte Moderna. Le personali
si fanno piu’ fitte: vanno ricordate almeno quelle inaugurate presso
Massimo Minini di Brescia, e l’importante esposizione presso la Galleria
Pieroni di Roma che segna, come dice Barilli “il risultato piu’ pieno,
maturo e riassuntivo del cammino del nostro”. Ultima mostra degna di
nota e’ “Geometrie del disordine” tenutasi ad Aosta nel 1988 presso
la Tour du Lepreux a cura di R. Barilli. Tra le collettive va ricordata
la prima tenutasi a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni nel
1978. Nel 1980 e’ la volta di “Italiana: la nuova immagine” presso la
Loggetta Lombardesca di Ravenna e l’importante rassegna “Dieci anni
dopo: I Nuovi-nuovi”, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna. Nel
1981 prosegue la fortunata stagione dei “Nuovi-nuovi” con un’altra
mostra intitolata “La Qualita’: lo sviluppo dei Nuovi-nuovi” tenutasi a
Ferrara presso il Padiglione d’Arte Contemporanea. Nel 1982 e’ la
volta di “Generazioni a Confronto” allestita presso l’Istituto di Storia
dell’Arte dell’Univerista’ di Roma. Nello stesso anno Levini e’
presente alla XII Biennale des Jeunes, presso il Museo Civico di Parigi e
alla importante rassegna di tendenza “Una generazione post-moderna”
presso il Teatro Falcone di Genova. Nel 1984 espone al famoso Castello
di Volpaia presso Radda in Chianti e alla rassegna itinerante
“Italiana: 1950-1986” a Saragoza, Valencia e Madrid. Nel 1987 e’
presente alla mostra tematica “Abitare il tempo 1987. Le virtu’ della
mano”
presso l’Ente Autonomo Fiera di Verona. Tra le personali: a Firenze alla
Galleria Ficara (1991) ed al Centro di Cultura Sperimentale (1993);
a Napoli alla Galleria Scalise (1993); a Rimini alla Galleria d’Arte
Contemporanea (1993) e in numerose gallerie romane:
Planita (1991, 1994); Sprovieri (1992), La Nuova Pesa (1995), L’Attico
(1996). Questi anni hanno visto, inoltre, la sua partecipazione ad
importanti manifestazioni a livello internazionale e nazionale: nel 1991
espone al XXXIV Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 1993 e’
presente alla XLV Biennale di Venezia, nel 1996 alla XII Quadriennale di
Roma.