“Un romanzo sociale che smaschera la menzogna in cui tutti crediamo: che con una buona educazione possiamo tutti diventare qualcuno e qualcosa”. Negli anni 2000, in cui Giulia Caminito ha ambientato il suo bildungsroman toccante, rabbioso, potente e capovolto L’acqua del lago non è mai dolce, le grandi battaglie politiche e civili non esistono più, e l’unica cosa importante è lottare per il proprio posto al sole. Le promesse non mantenute di un “futuro migliore” e la delusione di un’intera generazione in questo bestseller, premiato con i prestigiosi premi Strega Off e Campiello, trasformano la vulnerabilità in rabbia, e Tatjana Peruško (come moderatrice) discuterà con l’autrice dove la rabbia può portarci.
Nell’ambito del Festival europeo del racconto breve