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Antonio Scurati – Incontro con lo scrittore

La civiltà europea del libro. Dall’umanesimo all’era digitale

In occasione della XIV settimana della Lingua Italiana nel Mondo

Antonio Scurati (Napoli, 1969) Docente e ricercatore all’Università Statale di Bergamo, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l’Università Statale di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 Scurati
diviene Ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione. Nel 2008 si
trasferisce alla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
di Milano, dove svolge l’attività di ricercatore e docente titolare
nell’ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di
Oralità e Retorica.

Ha pubblicato il saggio Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (2003, finalista al Premio Viareggio).

Il suo romanzo Il sopravvissuto (Bompiani, (2005) ha vinto (ad ex aequo) la XLIII edizione del Premio Campiello.

Nel 2006 è stato pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d’esordio, Il rumore sordo della battaglia.

Nel 2006, presso Bompiani, è uscito il saggio “La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione”: una riflessione su media, dadaismo, letteratura e umanesimo. Collabora con il settimanale Internazionale e con il quotidiano La Stampa.

Nel 2007 viene pubblicato Una storia romantica. Nello stesso anno realizza per Fandango il documentario La stagione dell’amore, un film che indaga sul tema dell’amore nell’Italia contemporanea, riprendendo l’inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d’amore.[1]

Nel 2009 pubblica “Il bambino che sognava la fine del mondo“,
romanzo che mescola realtà e finzione, prendendo spunto dalla cronaca
per descrivere impietosamente la fame di tragedie da parte dei
mass-media e del mondo dell’informazione in generale.

Nel 2010 pubblica, sempre per Bompiani, Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca,
una raccolta degli articoli in cui riflette sui principali fatti
recenti di cronaca nera, politica e attualità. Nello stesso anno
affronta i medesimi argomenti con la rubrica “Lettere dal nord”
all’interno del programma televisivo Parla con me.