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Conferenza del prof. Giandomenico Romanelli

curatore e ideatore della mostra

presentazione della mostra IL DEMONE DELLA MODERNITÀ

Giandomenico Romanelli nasce a Venezia il 1° febbraio 1945. Si laurea in Lettere all’Università di Padova nel 1969. E’ borsista e quindi
ricercatore presso l’Istituto di Storia dell’arte di quell’Ateneo. Dal
1978 al 1988 è professore stabilizzato di Storia dell’Architettura
all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV).
Ricopre attualmente gli insegnamenti di Museologia e Storia del
Collezionismo nei corsi di laurea in Conservazione dei Beni Culturali
(dal 1997) e di Storia dell’arte Medievale nel corso di Laurea in
Scienze e Tecnologie Chimiche per la conservazione ed il Restauro (dal
2002).
Dal 1979 è direttore dei Musei Civici di Venezia e, dall’anno 2000, è
Direttore Centrale Beni e Attività Culturali del Comune di Venezia.
Dal 1992 fa parte del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali di cui
inoltre è membro del Comitato di Settore per i Beni storici e
artistici.

G.R. si è dapprima dedicato allo studio della cultura artistica e
architettonica in età neoclassica e nell’otto e novecento, pubblicando
studi e volumi su tali temi con particolare riferimento all’area
veneziana e italiana.
In quest’ambito il contributo di G.R. a partire dal volume Venezia
Ottocento (più edizioni), ha determinato un significativo cambio di
rotta nella più complessiva impostazione degli studi sul XIX secolo in
città, con il recupero critico di molte personalità artistiche e
segnatamente architettoniche fino ad allora sconosciute o gravemente
travisate e con una produttiva rivisitazione di molti operatori
culturali veneziani in anni cruciali della storia cittadina (come il
conte Leopoldo Cicognara).
Su queste tematiche ha realizzato o contribuito alla realizzazione di
iniziative culturali fortemente innovative: ad esempio, le mostre
Venezia città industriale, Venezia nell’età di Canova, Le Venezie
possibili.

Ha studiato protagonisti e temi dell’arte veneta dal Cinquecento
al Novecento (si segnalano, tra l’altro, i volumi monografici su
Tintoretto a San Rocco, sui palazzi Corner, Cavalli-Franchetti, Grassi;
sulle Due dame di Carpaccio, su Pietro Longhi).
Ha pubblicato altresì studi su Tiepolo, Canova, G.A.Selva, Palladio,
Scamozzi, sulla storia della Biennale di Venezia e saggi critici su
importanti istituzioni culturali cittadine nella Storia di Venezia
(Cini-Treccani).
Ha realizzato in qualità di commissario o in collaborazione con altri,
le maggiori mostre prodotte dal Comune di Venezia dal 1978 ad oggi, da
Venezia nell’età di Canova (1978) a Canova, Tiziano, Tiepolo, Longhi,
Casanova, Il Settecento veneziano, Palma il Giovane, Fortuny, Bellotto,
Turner…
Ha curato quale commissario alcune importanti mostre all’estero: le più
recenti Venedig! (sulla storia del collezionismo d’arte veneziano) a
Bonn e Veronese profano a Parigi (2004-05).