Presentazione del libro
Martina Corgnati
Tedesca di nascita e svizzera d’adozione, Meret Oppenheim (1913-1985) è stata una delle artiste più eclettiche del secolo scorso. Grazie agli
influssi e contatti della nonna Lisa Wenger e della zia Ruth, entrò in
contatto in giovanissima età con artisti e letterati. Il suo esordio
artistico risale al 1933, quando fu invitata da Alberto Giacometti e
Hans Arp a esporre al Salon des Surindépendants; da quel momento fece
parte del gruppo dei surrealisti e l’innovatività della sua arte fu così
dirompente che Colazione in pelliccia del 1936 fu
immediatamente acquistata dal Museum of Modern Art di New York. Vari
cataloghi si sono occupati della sua arte ma nessuna pubblicazione, ad
oggi, si è concentrata sulle sue vicende private.
Un intenso lavoro sul ricchissimo archivio epistolare dell’artista e
la stretta collaborazione con gli eredi e la Fondazione Meret Oppenheim
sono gli ingredienti di questa prima biografia scritta da Martina
Corgnati (già curatrice della grande mostra Meret Oppenheim del
1998 e coautrice del recente volume dedicato all’epistolario
dell’artista). Il libro ripercorre, a ritmo serrato, la vita privata e
artistica, approfondendo le relazioni affettive, le modalità di lavoro e
l’irrefrenabile creatività dell’artista, con sorprese e rivelazioni che
affiorano dalla corrispondenza della Oppenheim. Il testo è accompagnato
da immagini tratte dagli album di famiglia, oltre che da riproduzioni
delle opere più significative.