Viaggio musicale sulle tracce di Marco Polo
laReverdie
Claudia Caffagni – voce, liuto, campane
Livia Caffagni – voce, viella, flauti
Elisabetta de Mircovich – voce, viella, ribeca, symphonia
Teodora Tommasi – voce, arpa
Elena Baldassarri – tabla, bendir, campane tibetane
Ourania Lampropoulou – santour
David Riondino – voce narrante
Dalla lettura del Milione, opera assai più nota all’epoca del suo protagonista – per il suo ruolo di “guida” al mercante in terre d’Oriente – che non ai nostri giorni, è nata l’idea di affidare alla voce narrante di David Riondino la lettura di alcune tappe di questo racconto di viaggio e di costruire una sorta di colonna sonora in cui laReverdie dà suono ad alcuni dei temi toccati da Marco. Così come l’io osservante di Marco Polo veneziano e l’io narrante di Rustichello, raccontano un mondo meraviglioso ed esotico con una logica ed uno stile profondamente legati al mondo medievale Occidentale, analogamente la musica che commenterà la narrazione, proviene dall’ambiente veneto e francese coevo. Ma l’atmosfera dei luoghi, dei colori, dei profumi, trovano nell’improvvisazione melodica di un saz e di un tanbur e nei ritmi del tabla, suonati da due musicisti specializzati in repertorio orientale, un contraltare sonoro che inevitabilmente proietta lo spettatore in quel mondo meraviglioso e remoto, dall’irresistibile fascino che tanto profondamente impressionò Marco e Rustichello e che ancor oggi rapisce il pubblico.
Il repertorio di musiche orientali eseguito da Ourania Lampropoulou al santour e da Elena Baldassarri al tabla che si inserisce nel racconto insieme al repertorio medievale occidentale unisce la ricchezza della musica mediorientale ai ritmi della musica classica indiana nella ricostruzione sonora nel viaggio di Marco Polo lungo la Via della Seta.
“Nobilis vir Marchus Paulo Milioni”, così definito in un documento del 1305, ovvero Marco Polo, nacque a Venezia nel 1254. Nel 1269 il padre Nicolò e lo zio Matteo, di ritorno dal loro primo lungo viaggio in Oriente, lo ritrovano quindicenne orfano di madre. Nell’estate di due anni dopo tutti insieme ripartono da Venezia giungendo alla corte del tartaro Kublai Kan (che Marco chiama Gran Cane) nel maggio del 1275, dopo un lungo viaggio prima per mare fino ad Acri nell’attuali Stato di Israele, poi via terra passando per Baghdad e da lì attraverso tutta l’Asia Centrale. Presso la sua corte il giovane Marco viene accolto con onori e viene incaricato a svolgere attività diplomatiche e ammnistrative in virtù delle quali continua a viaggiare. Solo nel 1292 i tre veneziani ripartono per tornare in patria dove arriveranno nel 1295. Tre anni dopo, fatto prigioniero dai Genovesi durante la battaglia navale di Curzola (7 settembre 1298), Marco permane per un anno presso le prigioni genovesi dove incontra Rustichello da Pisa, a cui affida il racconto del suo viaggio che vedrà la luce in una prima versione in francese, Le divisament du monde (“La descrizione del mondo”), ridondante di italianismi e venezianismi. Da quella prima redazione seguirono ben 150 copie e rimaneggiamenti manoscritti in più lingue prima delle innumerevoli edizioni a stampa successive.
In seguito alla pace tra le due repubbliche, Marco Polo torna nel 1299 a Venezia dove sposa Donata Badoèr, da cui ebbe tre figlie. Muore tra l’8 e il 9 gennaio 1324.
Questa in gran sintesi la storia di un mercante e avventuriero che trascorse la sua vita tra i diciassette e i quarantun anni in viaggio attraversando il Medio Oriente e l’Asia Centrale fino alla Cina diventando, per il reggente dell’epoca, un uomo di fiducia presso la corte. La fama di quest’uomo, a differenza dei molti altri che in epoche lontane osarono affrontare lunghissimi e pericolosissimi viaggi a scopi principalmente commerciali, sta nel fatto di aver lasciato una ricca documentazione in forma di racconto di questa straordinaria esperienza di vita: un racconto che, filtrato dalla penna abile di un poeta di Chanson de geste quale il pisano Rustichello, alterna descrizione di luoghi a narrazione di eventi storici e leggende. Gli usi e costumi nelle diverse regioni che il protagonista attraversa durante il viaggio vengono descritti con nitidezza a volte scientifica, pur lasciando grande spazio al meraviglioso nell’illustrare lo sfarzo, senza pari in Occidente, della corte del Gran Cane, ma anche nella descrizione di animali che sembrano usciti da quel “Medioevo fantastico” descritto da Jurgis Baltrušaitis. “Meraviglioso e quotidiano, storia e leggenda, santi e briganti, re e sudditi si trovavano in un rapporto di prodigiosa contiguità con il viaggiatore che non si confrontava mai con barriere concrete e culturali inaccessibili”.
Programma:
Anonimo italiano Trotto – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Lianohortaroudia (tradizionale della Tracia)
Hassapiko Politiko (traditional tune from Istanbul)
Anonimo spagnolo Stella splendens – virelai
XIV sec. Montserrat, Biblioteca del Monasterio 1 (Llibre Vermell)
Improvvisazione in modo Kürdi
Anonimo francese Huic placuit Magi – mottetto
fine XIII sec. Montpellier, Bibl. Fac. Med., MS H 196
Lullaby tradizionale dell’Asia Minore
Johannes Symonis Hasprois Puisque je suis fumeux – ballade
(1378-1428) Chantilly, Bibliotheque du Musee Conde, MS 564
Nubar Nubar (Armenia)
Anonimo italiano Belicha – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Jacopo da Bologna Per sparverare – caccia
1340-60 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26
Anonimo francese Pantheon abluitur/Apollinis eclipsatur/Zodiacum signis – mottetto
XIV sec. Strasbourg, Bibliothèque Municipale, 222 C. 22
Anonimo Italiano Salterello – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Anonimo italiano Benedicti e llaudati – lauda
XIII sec. Cortona, Biblioteca Comunale e dell’Accademia Etrusca, MS 91
Anonimo francese Pange melos – conductus
fine XIII sec. Firenze, Biblioteca Laurenziana, MS Pluteus 29.1
Anonimo spagnolo. Congaudeant Catholici – conductus
XII sec. Santiago de Compostela, Catedral Metropolitan, Codex Calixtinus
Improvvisazione in modo Hüseyni
Anonimo francese S’on me regarde / Prennés i garde / Hé mi enfant – mottetto
fine XIII sec. Montpellier, Université Faculté des Medicins, MS H196
Tradizionale dal Mar Nero
Johannes Ciconia Venecie mundi splendor – mottetto
c1370-1412 Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS Q15
Biglietti – 10€
https://www.ulaznice.hr/web/event-browse/1/36517
Abbiamo alcuni biglietti gratuiti – prenota qui sotto il tuo posto (fino ad esaurimento biglietti gratuiti)
Dopo la conferma il vostro biglietto potete ritirare alla biglietteria dell’Auditorium Lisinski prima del concerto.
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