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MicroDanze – Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto

INVITO ZAGABRIA tradotto croato

Al centro di 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖 𝘿𝙖𝙣𝙯𝙖 c’è l’idea di attraversare i luoghi simbolo della cultura italiana nel mondo, gli 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮, con le 𝘔𝘪𝘤𝘳𝘰𝘋𝘢𝘯𝘻𝘦, brevi coreografie site-specific che dal 2021 hanno conquistato Atene, Bruxelles, Roma e tante altre città.

La prima fase del progetto si svolge tra novembre e dicembre 2023, tra Europa e Africa, e prevede sei importanti tappe:

𝗣𝗥𝗔𝗚𝗔 _ 28/11
𝗕𝗥𝗨𝗫𝗘𝗟𝗟𝗘𝗦 _ 30/11
𝗭𝗔𝗚𝗔𝗕𝗥𝗜𝗔 _ 04/12
𝗦𝗧𝗢𝗖𝗖𝗢𝗟𝗠𝗔 _ 07/12
𝗟𝗢𝗡𝗗𝗥𝗔 _ 08/12
𝗗𝗔𝗞𝗔𝗥 _ 12/12

𝘔𝘪𝘤𝘳𝘰𝘋𝘢𝘯𝘻𝘦 è un percorso di brevi performance per uno o due interpreti, destinate a occupare pochi metri quadri, che offrono qualcosa di unico: una fruizione ravvicinata, che mette lo spettatore intorno e a contatto con il danzatore, generando emozioni e visioni estetiche irripetibili in qualsiasi teatro.

Programma:

NEAR LIFE EXPERIENCE (estratto da creazione del 2003)

Coreografia ANGELIN PRELJOCAJ
Musica AIR (JEAN-BENOIT DUNCKEL, NICOLAS GODIN)
2 Danzatori – Durata: 9’
Trailer: https://youtu.be/vYDrRikg6YA

Near life experience è la ricerca nelle diverse possibilità del corpo, possibilità che si riferiscono a sensazioni intermedie. Ci avviciniamo a questo stato quando siamo particolarmente vicini a zone che aleggiano sul confine dell’esistenza, a cui accediamo quando sveniamo, oppure in trance, in momenti di estasi o di orgasmo. Il senso di estasi e di svanimento, di sensazione che abbaglia e il tentativo di esternare l’individualità si avvicina a questa esperienza. Il soggetto è altrove, portato via da se stesso, è rapito. Near life experience evoca tutto questo, è un tentativo di prelevare se stessi dallo spazio e dal tempo. Una sorta di eclissi dell’io, una ricerca attraverso questo immaginario amnios – una nuova scrittura nello spazio lasciato vuoto dal corpo.


EPPUR SI MUOVE

Coreografia FRANCESCA LATTUADA
Musica LUDWIG VAN BEETHOVEN (Sinfonia n. 7 – Secondo movimento – Allegretto)
Costumi BRUNO FATALOT
1 Danzatore – Durata 5’
Trailer: https://youtu.be/r_fSVDH7GGI

Avvolto nel raffinato e impalpabile costume di Bruno Fatalot, un danzatore si muove solennemente su un barile-piedistallo, trascinato dalla nota dolente e misteriosa dell’Allegretto di Beethoven. La sua danza affascina e seduce, imponente come un canto di preghiera.


A GIG

Coreografia DIEGO TORTELLI
Costumi DIEGO TORTELLI
Realizzazione costumi NUVIA VALESTRI
Musica ATOM TM, SON LUX
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Je5BW6EWnRA

2 Danzatori – Durata: 6’

Un GIG è un numero di apertura o di chiusura. Qualcosa di breve che serve a scaldare il pubblico o a dare la “buonanotte” a chi è venuto a vederci. In “gergo rock” è spesso eseguito da un gruppo che è l’headliner di un evento. Non si tratta di un concerto completo, ma di una piccola performance che in pochi minuti vuole catturare lo stile, le vibrazioni e l’intensità della band.
In questa nuova MicroDanza voglio utilizzare i 2 danzatori per toccare da vicino lo sguardo del pubblico, come se fosse una piccola sorpresa in un contesto dove una performance era inaspettata, una piccola Gig. Con il suono della musica i due ballerini si muovono sopra un testo che dice “easy” diventando essi stessi voce spezzata e strumenti glamour di seduzione.


AN ECHO, A WAVE

Coreografia PHILIPPE KRATZ
Sound Designer TOMMASO MICHELINI
2 Danzatori – Durata: 15’

Probabilmente non esiste altra veduta come quella del mare che possa avvicinarsi a spiegare il difficile concetto dell’eternità. Osservando la sua superficie blu apparentemente infinita, riusciamo a comprendere quanto siamo effimeri, quanto piccoli e limitati, come le proverbiali gocce in un oceano. Il mare è un luogo di meraviglia, di sogni e promesse, di un fascino travolgente che trasmette una grande serenità. Ci ipnotizza, ci assorbe e ci può riempire di stupore spirituale.
Sul Mar Mediterraneo sono state raccontate e scritte grandi storie da parte di tutti i popoli confinanti, ispirate da scoperte, conquiste e patrie adottive. Tutto ciò conduce fino a noi l’eco di infinite speranze, tragedie insopportabili e straordinari incontri.
Quelle onde hanno attraversato la storia, sono sempre state occasioni di partenze, incontri e abbandoni.
Guerre e conoscenze lo attraversano da sempre.
Guardando il fluire del movimento di un danzatore, ritroviamo a volte quel moto naturale e ininterrotto delle superfici marine. E due persone che ballano passano sempre attraverso stati d’animo diversi, emozioni contrastanti, vicinanza e distanza

***

ANGELIN PRELJOCAJ
Nato vicino a Parigi, in Francia, ha cominciato studiando danza classica per poi passare alla danza contemporanea, con i maestri Karin Waehner, Zena Rommett, Merce Cunningham e, più tardi, con Viola Farber e Quentin Rouillier. Ha collaborato con Dominique Bagouet prima di fondare la sua compagnia nel dicembre 1984. Angelin Preljocaj ha creato 53 coreografie, che spaziano dagli assoli ai lavori per più danzatori. Lavora regolarmente con altri artisti, fra cui Enki Bilal, Goran Vejvoda, Air, Granular Synthesis, Fabrice Hyber, Karlheinz Stockhausen, Jean Paul Gaultier, Laurent Mauvignier, Natacha Atlas or Azzedine Alaïa. Le sue produzioni fanno ora parte del repertorio di diverse compagnie, molte delle quali gli commissionano anche produzioni originali (New York City Ballet, Staatsoper Berlin, Paris Opera Ballet…). Ha anche diretto e collaborato per diversi film riguardanti il suo lavoro coreografico. Angelin Preljocaj ha ricevuto diversi premi, come il Benois de la danse nel 1995, il Bessie Award nel 1997, Les Victoires de la musique nel 1997, il Globe de Cristal per Biancaneve nel 2009 e il Samuel H. Scripps Price nel 2014. Nell’aprile 2019 è stato incluso nella nuova sezione “coreografia” all’Accademia di Belle Arti.


FRANCESCA LATTUADA
Nata a Milano nel 1961, parte da un diploma in Belle Arti, a cui seguono diversi seminari teatrali con Luca Ronconi, Tadeus Kantor e Jerzy Grotowski. Trasferitasi nel 1985 in Francia (che diventerà la sua patria d’adozione), si dedica soprattutto alla danza contemporanea, avvicinandosi alle forme spettacolari orientali come il Teatro Nô, il Kabuki, la danza e il canto indiani. Nel 1990 fonda la sua compagnia Festina Lente e firma lavori in cui le varie influenze teatrali si fondono in un linguaggio essenziale, raffinato e fortemente estetizzante. La consacrazione arriva però soprattutto con La tribù Iota, spettacolo creato nel 2000 per i sedici giovani allievi uscenti dal CNAC, il Centro Nazionale delle Arti del Circo di Chalôns-en-Champagne, la cui fantasia ed effervescenza gli guadagna una lunga tournée oltre al plauso internazionale. Nel novembre 2017, ha creato la coreografia e i costumi di Ballet Royale de la Nuit con Ensemble Correspondances, diretto da Sébastien Daucé. Negli ultimi anni ha curato la regia di Cenerentola di Gioachino Rossini per il Teatro delle Muse di Ancona e La Sonnambula di Vincenzo Bellini per l’Opéra Grand d’Avignon. Francesca Lattuada ha firmato per FND/Aterballetto la MicroDanza Eppur si muove e la creazione in realtà virtuale È pericoloso non sporgersi.


DIEGO TORTELLI
Nato a Brescia nel 1987, si forma in parte all’Accademia Nazionale di Danza a Roma e all’Accademia di Danza del Teatro alla Scala; interprete per importanti compagnie internazionali (da BOD\Richard Siegal al Ballet National de Marseille), si concentra sulla pratica coreografica a partire dal 2015, firmando La bella addormentata, per il Nuovo Balletto di Toscana e divenendo coreografo associato del Festival MilanOltre. Dal 2018 Diego Tortelli è coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, per cui ha creato Domus Aurea, Inter-view: Emanuele e Clément, A poetry abstraction, Preludio, Another Story, Feeling Good, Kepler, Meridiana, Stanze\Rooms, le videocreazioni 1 meter CLOSER e Lascia ch’io… e le coreografie del Concerto di Capodanno 2022 in diretta su Rai1. Nel 2022 crea per Aterballetto la serata per tutta la compagnia Shoot me.


PHILIPPE KRATZ
Nato nel 1985 a Leverkusen, Philippe Kratz ha incontrato per la prima volta la danza attraverso il tanztheater tedesco e da allora è rimasto affascinato da ciò che fa muovere le persone. Ha studiato danza classica all’École Supérieure de Danse du Québec a Montréal e alla Staatliche Ballettschule di Berlino. Come ex danzatore di lunga data della compagnia italiana Aterballetto ha danzato in creazioni di Ohad Naharin, William Forsythe, Michele Di Stefano, Hofesh Shechter, Rihoko Sato, Cristina Rizzo e altri, prima di decidere di intraprendere la carriera di coreografo e approfondire la sua comprensione del movimento e della composizione.
Nel suo lavoro l’attenzione è rivolta alla resilienza e alla sua miriade di manifestazioni in processi come la distruzione, la decostruzione e la ricomposizione. Sempre interessato a instaurare un dialogo e uno scambio diretto con ogni performer, ha creato o sta creando lavori con Aterballetto, Gauthier Dance Company, Bayerisches Staatsballett, TanzMainz e Teatro alla Scala di Milano. Nel 2018 ha creato “O”, un duetto che celebra l’eternità in uno stato trascendentale, che ha vinto il Primo Premio al Concorso Coreografico di Hannover e una residenza con l’Australian Dance Theatre di Adelaide. La rivista tedesca TANZ lo ha ripetutamente nominato “one to watch” e nel 2020 è stato premiato come “miglior coreografo” dalla rivista italiana Danza&Danza per il suo lavoro cloud|materia per Aterballetto.

CENTRO COREOGRAFICO NAZIONALE / ATERBALLETTO

CCN/Aterballetto è il primo Centro Coreografico Nazionale istituito in Italia nel 2022 per volontà del Ministero della Cultura.

È un luogo di creatività, ospitalità, progettualità a 360 gradi intorno alla danza contemporanea e la sua connessione con altre arti. Situato nel nord Italia, a Reggio Emilia, il Centro Coreografico Nazionale ha il suo quartier generale nella Fonderia, spazio industriale dei primi del Novecento dove un tempo venivano fusi i metalli, oggi riqualificato in crogiolo creativo, dotato di cinque grandi sale polivalenti, sartorie, sale riunioni e uffici.

Nel promuovere la cultura di danza, il CCN/Aterballetto stimola la connessione dell’arte coreutica con gli altri ambiti della società contemporanea, considerando la danza come occasione di crescita personale e sociale e offrendo al pubblico esperienze uniche. Nato intorno alla storica compagnia Aterballetto, fondata nel 1977, oggi composta da sedici danzatori impegnati per intere stagioni, che lavorano principalmente a nuove produzioni di coreografi di fama internazionale (Johan Inger, Angelin Preljocaj, Marcos Morau, Philippe Kratz, Francesca Lattuada, Iratxe Ansa e Igor Bacovich, Eyal Dadon, Diego Tortelli) e alla riproposizione di un selezionato repertorio d’autore (Jiri Kylian, Ohad Naharin, William Forsythe, Hofesh Shechter, Crystal Pite), il CCN/Aterballetto è inoltre vocato ad uno sviluppo artistico innovativo e di ampie vedute. Attraverso progetti con corpi che non seguono norme di età, genere e abilità, il Centro Coreografico apre la strada ad una danza accessibile e raffinata, che pone interrogativi e individua nuovi canoni di virtuosismo e bellezza, attraverso lavori affidati e curati da coreografi riconosciuti a livello mondiale (Rachid Ouramdane, Galit Liss).

Oggi il CCN/Aterballetto è una realtà votata alla pluralità di stili e alla ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie digitali, cosmopolita, curiosa, dinamica. Le sue produzioni sono apprezzate nei più importanti teatri e festival italiani e nel mondo.

𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖 𝘿𝙖𝙣𝙯𝙖 è un progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del CCN/Aterballetto. Realizzato attraverso la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Maeci, si svolge in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Reggio Emilia.
In collaborazione con:

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Istituto Italiano di Cultura di Praga
Istituto Italiano di Cultura Bruxelles
Istituto Italiano di Cultura di Zagabria
Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma “C.M. Lerici”
Italian Cultural Institute London
Istituto Italiano di Cultura – Dakar
Regione Emilia-Romagna
Cultura Emilia-Romagna
Comune di Reggio Emilia
Ministero della Cultura